Agenzia Generale di Rho
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Secondo alcune stime Covip (Commissione Vigilanza Fondi Pensione) un lavoratore dipendente che entra oggi nel mondo del lavoro, quando andrà in pensione riceverà un assegno mensile pari al 60-65% dell’ultimo stipendio lordo, percentuale che scende al 40-45% nel caso si tratti di un lavoratore autonomo.
A partire dagli anni Novanta le modifiche introdotte al nostro sistema previdenziale hanno ridotto l’entità della pensione che riceveremo. Da anziani disporremo di un reddito decisamente inferiore rispetto a quello che abbiamo percepito negli anni lavorativi.
Al tempo stesso però è cresciuta l’aspettativa di vita, che nel nostro Paese è tra le più alte al mondo: 84,8 anni per le donne e 79,4 per gli uomini.
E soprattutto, fortunatamente, è migliorata la qualità della vita degli anziani: per loro, dunque, avere un reddito aggiuntivo ottenuto grazie alla previdenza complementare rappresenta una concreta garanzia di vivere al meglio gli anni d’argento.
I Piani Pensionistici Individuali sono forme pensionistiche complementari individuali realizzate attraverso contratti di assicurazione sulla vita finalizzati alla creazione di una pensione complementare.
L’adesione al PIP avviene solo su base individuale:
i lavoratori dipendenti del settore privato che scelgono questa forma possono destinarvi anche le quote dell’accantonamento annuale al TFR e le eventuali contribuzioni del datore di lavoro alle quali abbiano diritto; quelli del settore pubblico possono invece effettuare soltanto versamenti personali.
I Fondi Pensione Aperti sono Fondi pensione istituiti da banche, SGR, SIM e imprese di assicurazione rivolti, in linea di principio, a tutti i lavoratori.
L’adesione è consentita oltre che su base individuale anche su base collettiva.
Possono aderire a tali fondi anche soggetti che non svolgono attività lavorativa.
I Fondi pensione negoziali sono Fondi pensione costituiti in base all’iniziativa delle parti sociali mediante contratti o accordi collettivi a qualunque livello, regolamenti aziendali, accordi fra lavoratori autonomi o liberi professionisti promossi dai sindacati o dalle associazioni di categoria. Sono aperti all’adesione solo su base collettiva dei lavoratori appartenenti ad aziende, gruppi di aziende o enti, settori o categorie o comparti per i quali trova applicazione il contratto o l’accordo stipulato.
Aderire a una forma di previdenza complementare presenta anche alcuni vantaggi a breve termine.
Sotto il profilo fiscale, per esempio, è possibile dedurre dall’imponibile IRPEF i contributi versati fino a un limite di 5.164,57 euro.
Questa possibilità – valida per PIP e Fondi pensione – garantisce un risparmio sotto forma di minori imposte IRPEF (ovviamente di entità variabile in base alla propria aliquota fiscale).
Va ricordato che l’entità dei versamenti può essere scelta liberamente e modificata negli anni, adeguandola al variare delle proprie esigenze. Un altro beneficio riguarda la tassazione dei rendimenti, che oggi è pari al 20% (rispetto al 26% che si applica alla maggior parte delle forme di risparmio finanziario).
La tassazione è particolarmente favorevole anche al momento del pagamento della pensione complementare: l’aliquota è pari al 15% e si riduce dello 0,30% per ogni anno di partecipazione alla previdenza complementare eccedente il 15°, con il massimo di riduzione del 6%. Quindi, con 35 anni di partecipazione, l’aliquota scende al minimo del 9%.
Ma soprattutto la previdenza complementare è in grado di ammortizzare eventuali imprevisti. In alcuni casi – per le spese sanitarie legate a importanti patologie o per l’acquisto o la ristrutturazione della prima casa, per esempio – è possibile richiedere un anticipo del patrimonio accumulato mantenendo la possibilità di reinvestire la somma successivamente. In situazione di particolare gravità è anche possibile richiedere un riscatto della propria posizione previdenziale, ovvero un rimborso totale o parziale del capitale maturato fino a quel momento. La previdenza complementare consente infine di canalizzare la propensione al risparmio in direzione di un proficuo investimento, fatto con consapevolezza e rivolto al futuro.
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